Aldo Sergiacomi (all’anagrafe Romoaldo, 1912-1994) si formò come artista ad Offida, sua città di nascita, frequentando la locale Scuola di disegno applicato alle arti, ma imparò anche a lavorare il marmo nella bottega di Alessandro Castellucci di S. Benedetto del Tronto.
La sua formazione proseguì e si arricchì a Roma dove tra gli anni Venti e Trenta frequentò la Scuola Ornamentale, trovandovi tra gli insegnanti Angelo Zanelli, autore del fregio del Monumento a Vittorio Emanuele II.
I motivi ispiratori di questo artista, sempre fedele alla tradizione classicistica dell’Ottocento, quali che fossero le opere in cui era impegnato, erano i modelli della scultura greca, romana o rinascimentale, senza trascurare il barocco del Bernini. Sergiacomi non intese innovare, ma bensì studiare fino a padroneggiare le tecniche dei grandi maestri del passato.